
LATINA Una decina i casi denunciati alle forze dell'ordine negli ultimi tre mesi, a fronte di un numero ben più elevato di vessazioni subite da parte di coetanei e taciute per paura o per vergogna e che alla fine portano all'isolamento. A volte si tratta di semplici bravate e altre volte di vere e proprie azioni criminali fatte di furti, rapine e violenze perpetrate ai danni dei più deboli, con il solo scopo di mettersi in evidenza sugli altri.
Questo è lo sconfortante quadro emerso durante il convegno «Nuova criminalità minorile e cittadinanza attiva», svoltosi ieri presso la sala conferenze del Palazzo della Cultura. [...] Ad essere affrontati temi come la criminalità minorile e soprattutto la cultura dell'omertà che, ha sottolineato il questore D'Angelo, di fatto non fa altro che favorire l'illegalità ed evidenziare la mancanza di fiducia nelle istituzioni. «Spesso - ha detto - ai ragazzi manca il coraggio di denunciare le molestie di cui sono stati vittime o spettatori, perché hanno paura di essere estromessi dal gruppo». Un silenzio, ha proseguito il prefetto Bruno Frattasi durante il discorso di apertura dei lavori, supportato dall'atteggiamento dei genitori che in molti casi, in un estremo tentativo di protezione, si dimostrano solidali con i figli. Il branco fa sempre più paura ed è difficile capire cosa spinge i giovani a comportarsi in questo modo soprattutto tra le mura scolastiche. [...]
http://iltempo.ilsole24ore.com/latina/2008/11/16/952199-bullismo_poche.shtml
Siamo ormai abituati, quotidianamente, a sentir parlare di bullismo. E ciò che fa più tristezza è che i protagonisti di questi atti sono ragazzini ed adolescenti che si divertono a deridere e a maltrattare i loro coetanei, quelli che valutano più deboli ed indifesi. E quando questo accade c'è un intero gruppo che si schiera contro il singolo perchè, come si suol dire, "l'unione fà la forza". La forza di questi ragazzi è esclusivamente relativa al gruppo a cui appartengono; quando sono da soli sono dei codardi. Il loro unico scopo è quello di sentirsi importanti, "grandi" e superiori a scapito di altre persone che vengono derise, ridicolizzate e prese di mira senza motivo.
Sono pochi coloro che riescono a denunciare le violenze, fisiche o psicologiche, subite e i motivi possono essere vari: o perchè sono minacciati o perchè hanno paura che la situazione possa peggiorare oppure perchè sono speranzosi che i bulli cambino atteggiamento, cosa che avviene molto raramente se non dopo aver preso seri provvedimenti.
Chi compie atti di bullismo è sicuramente qualcuno che ha bisogno di sentirsi al centro dell'attenzione, di umiliare le persone per poi ridere di ciò che ha fatto. E' anche sicuro che questi ragazzi così desiderosi di sentirsi grandi, attraverso i loro comportamenti, fanno tutt'altro che crescere.
Questo è lo sconfortante quadro emerso durante il convegno «Nuova criminalità minorile e cittadinanza attiva», svoltosi ieri presso la sala conferenze del Palazzo della Cultura. [...] Ad essere affrontati temi come la criminalità minorile e soprattutto la cultura dell'omertà che, ha sottolineato il questore D'Angelo, di fatto non fa altro che favorire l'illegalità ed evidenziare la mancanza di fiducia nelle istituzioni. «Spesso - ha detto - ai ragazzi manca il coraggio di denunciare le molestie di cui sono stati vittime o spettatori, perché hanno paura di essere estromessi dal gruppo». Un silenzio, ha proseguito il prefetto Bruno Frattasi durante il discorso di apertura dei lavori, supportato dall'atteggiamento dei genitori che in molti casi, in un estremo tentativo di protezione, si dimostrano solidali con i figli. Il branco fa sempre più paura ed è difficile capire cosa spinge i giovani a comportarsi in questo modo soprattutto tra le mura scolastiche. [...]
http://iltempo.ilsole24ore.com/latina/2008/11/16/952199-bullismo_poche.shtml
Siamo ormai abituati, quotidianamente, a sentir parlare di bullismo. E ciò che fa più tristezza è che i protagonisti di questi atti sono ragazzini ed adolescenti che si divertono a deridere e a maltrattare i loro coetanei, quelli che valutano più deboli ed indifesi. E quando questo accade c'è un intero gruppo che si schiera contro il singolo perchè, come si suol dire, "l'unione fà la forza". La forza di questi ragazzi è esclusivamente relativa al gruppo a cui appartengono; quando sono da soli sono dei codardi. Il loro unico scopo è quello di sentirsi importanti, "grandi" e superiori a scapito di altre persone che vengono derise, ridicolizzate e prese di mira senza motivo.
Sono pochi coloro che riescono a denunciare le violenze, fisiche o psicologiche, subite e i motivi possono essere vari: o perchè sono minacciati o perchè hanno paura che la situazione possa peggiorare oppure perchè sono speranzosi che i bulli cambino atteggiamento, cosa che avviene molto raramente se non dopo aver preso seri provvedimenti.
Chi compie atti di bullismo è sicuramente qualcuno che ha bisogno di sentirsi al centro dell'attenzione, di umiliare le persone per poi ridere di ciò che ha fatto. E' anche sicuro che questi ragazzi così desiderosi di sentirsi grandi, attraverso i loro comportamenti, fanno tutt'altro che crescere.
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